Abbiamo intervistato Andrea Vibaldi, allenatore della squadra Laser, e ci ha raccontato cosa è successo ai suoi ragazzi durante lo stop forzato. Tra allenamenti virtuali, tabelle excel e strumenti “fatti in casa” per allenarsi per tutti conta solo una cosa: ripartire.
Come sono state in linea generale queste giornate di stop forzato per te e i tuoi atleti?
Inizialmente non è stato semplice, come credo per un po’ tutti, riorganizzare le nostre giornate stando costantemente in casa. Con i ragazzi abbiamo mantenuto un rapporto telefonico piuttosto stabile, loro al mattino seguivano, e seguono tutt’ora, le lezioni scolastiche online, mentre nel pomeriggio si dedicano allo studio e agli allenamenti.
Come vi siete organizzati per una sorta di allenamento virtuale?
Fin dall’inizio del lockdown abbiamo rimodulato il tipo di allenamento da fare. Vista la chiusura di palestre e l’impossibilità di navigare i ragazzi si sono organizzati con qualche peso e attrezzo casalingo in modo tale da poter mantenere lo stato di allenamento ottenuto nei mesi invernali. Alcuni di loro si sono costruiti un “cinghiatore”, per simulare la posizione in barca e mantenersi allenati anche sotto questo aspetto. Con alcuni di loro abbiamo regatato virtualmente al gioco “virtual regata”, un giochino per telefono molto divertente che simula tutte le situazioni che si potrebbero trovare in una regata vera; un modo divertente per mantenere allenate anche le capacità tattiche di ognuno di loro.
Vi siete incontrati su qualche piattaforma, tipo Zoom, per vedere come andava?
No, nessuna piattaforma di videochiamate. I ragazzi passano già molto tempo al pc per seguire le ore scolastiche. Ho preferito monitorare la loro attività tramite un file excel che tutti loro compilano e mi fanno avere settimanalmente, in modo tale che io sappia come stanno andando gli allenamenti. Ciò non toglie che comunque mi sono sentito telefonicamente con alcuni di loro quando avevano bisogno di chiarimenti o domande su qualsiasi argomento. La federazione e la classe laser nel corso di questi due mesi hanno organizzato videoconferenze su svariate tematiche, alcuni dei nostri ragazzi hanno preso parte a queste lezioni.
Come avete ripreso nell’immediato?
Ripreso è un parolone, questa piccola riapertura del 4 maggio ci ha dato per lo meno la possibilità di allenarci all’aperto. In questo modo i nostri ragazzi hanno avuto la possibilità di uscire di casa per correre o andare in biciletta. Gli allenamenti in barca sono ancora fermi invece. Solo Mattia, avendo la barca in un circolo lombardo, ha avuto la possibilità di fare un paio d’ore in acqua lo scorso weekend. Purtroppo lo spostamento tra regioni è ancora vietato, e avendo noi ragazzi lombardi non possono raggiungere il nostro circolo. Spero che dal 18 si possano riprendere gli allenamenti collettivi, almeno per gli sport individuali all’aria aperta come il nostro, così che si possa riprendere a lavorare con tutta la squadra.
Quali sono le tue idee sul programma a venire?
In queste ultime settimane ho cercato di rivedere un po’ il programma stabilito a inizio stagione, le giornate perse in questi due mesi sono tante, e molte regate passate e future sono state cancellate. Personalmente cercherò di recuperare il più possibile gli allenamenti persi, sperando che per il mese di luglio si possa fare almeno qualche regata zonale. Purtroppo i campionati internazionali sono stati cancellati e le regate nazionali al momento sono sospese. Sicuramente non si riuscirà a recuperare tutto quello perso, i mesi tra marzo e maggio sono i più intensi.
Ci puoi dire in breve quali sono le direttive immediate della federazione?
Settimana scorsa sono uscite le linee guida della Federazione su quello che va fatto per poter riaprire i circoli. L’elenco è molto chiaro, occorre sanificare le strutture, predisporre gel igienizzanti in tutti i locali e assicurarsi che le distanze di sicurezza si possano rispettare; praticamente tutto quello che già sentiamo per qualsiasi spazio chiuso. Noi con il laser potremmo essere avvantaggiati rispetto ai doppi, dove la distanza interpersonale di 1m è impossibile da tenere; purtroppo però bisogna fare fede alle ordinanze nazionali e regionali. Se la regione impedisce l’apertura dei centri sportivi purtroppo bisognerà aspettare.